Gli smartphone sono tutti uguali?

Posted on Feb 4, 2019

La tecnologia corre veloce. Troppo veloce in certi casi.

Prendiamo gli smartphone. Dopo appena 10 anni dalla loro nascita hanno conquistato il mondo, e ormai tutti sono in grado di fare qualsiasi cosa.

Certo, c’è chi lo fa meglio e chi peggio. Ma in generale, che sia uno smartphone da 300 euro, o uno da più di mille, le cose che possiamo fare sono le stesse.

Esiste qualcosa di diverso? Cioè di davvero diverso?

Secondo me sì.

Qualche anno fa alcune aziende, compresa Google, avevano scommesso sul futuro dello smartphone. E nel caso specifico la scommessa era sulla modularità, ovvero la possibilità di poter cambiare parti dello smartphone, o comunque aggiungerne di altre.

Naturalmente la scommessa è stata persa e visto che Apple non ha rilasciato uno smartphone modulare, tutti hanno abbandonato l’idea. Cioè, quasi tutti.

Sì, perché se il concetto di modularità inteso come possibilità di cambiare e sostituire componenti - un po’ come avviene nei computer - si è rivelato impossible per ovvi motivi tecnici e economici, non si è rivelato allo stesso modo fallimentare l’idea di poter aggiungere elementi al telefono.

Fra tutte le aziende una sola, però, ha puntato molto su questo aspetto. Realizzando, a mio parere, l’unico smartphone davvero diverso dagli altri. Quella azienda è Motorola.

Dopo essere stata acquistata da Lenovo, infatti, Motorola ha cominciato a sfornare una serie di ottimi dispositivi. E ritagliandosi un posto interessante nel mercato. Niente fasti di un tempo, sia chiaro, ma grazie al posizionamento nella fascia media, sono stati in grado di riprendersi parte del loro pubblico.

Fra i vari prodotti realizzati abbiamo la serie G - quella in assoluto di maggior successo - e la serie Z. Che è quella cui mi riferivo prima.

Partiamo dal nome e dallo stile.

Sono sicuro che chiunque si ricorda, e probabilmente ha avuto un Motorola Razr. Era una figata all’epoca, e io stesso l’ho desiderato tantissimo.

Il Razr era figo, sottile, elegante. Insomma, era proprio cazzuto.

Ecco, non ne sono certo, ma credo che molti elementi della serie Z siano da rintracciare nel mitico Razr.

Intanto il design. Come il Razr, tutti i Moto Z sono sottili. Ma davvero sottili! Roba che senza cover si ha paura di usarlo. E poi sono fighi. Niente colori strani, niente fronzoli. Belli, costruiti come un carro armato e sottili.

Ma a parte il design figo, la vera particolarità dei Moto Z, che li rende gli unici davvero diversi, è la modularità. Intesa come, appunto, possibilità di aggiungere elementi in più al dispositivo.

Questi elementi vanno dalla semplice cover - in tessuto o carbonio - alla batteria extra - perché per essere così sottile a qualcosa devi rinunciare - fino alla polaroid, o addirittura un piccolo proiettore. C’è un casino di roba che si può aggiungere, insomma.

Da quando venne presentato il primo Moto Z mi ha sempre incuriosito. E ora che sono arrivati alla terza versione, Moto Z3, e ho avuto modo di provarlo, ho capito che facevo bene ad essere curioso.

Ho provato lo Z3 Play, che per chi non lo sapesse è una versione intermedia dello Z3. Quella più potente non è disponibile da noi. Monta Android, in una versione molto semplice e quindi reattiva, e ha due fotocamere posteriori, una anteriore, un bel design tutto di vetro, sensore di impronte, porta USB C, ricarica ultra rapida, 4 GB di RAM, processore Snapdragon. In pratica è un ottimo telefono.

La figata, però, come dicevo è la modularità. Che tangibilmente si traduce nei Moto Mods. Più batteria? Moto Mod. Voglia di stampare una foto? Moto Mod. Voglia di Netflix? Moto Mod. E così via, ci siamo capiti.

La possibilità sono tante e il concetto è davvero interessante.

Certo, non è una cosa perfetta, sia chiaro. In primis perché il telefono in sé, per quanto vada bene, non è paragonabile in certi aspetti ad un top di gamma di quelli seri. Poi, perché molte cose che fanno i Moto Mods, possono essere fatte da accessori aggiuntivi che comunque vanno su qualsiasi dispositivo.

Però, secondo me, per una persona che ha voglia davvero di qualcosa di diverso e che non è interessata all’ultimissima novità, o alla velocità assurda del SoC, o a queste altre menate da tech-heads, questo Moto Z3 è una figata.

Per chi volesse acquistarlo vi lascio il link di Amazon, e se volete una recensione più precisa la trovate qui.

Share Tweet