Finalmente ci siamo. Quasi.
Sta per finire questa lunga, lunghissima, pausa invernale senza F1. Finalmente, direi.
La pausa invernale, vista da fuori, è come la quiete prima della tempesta. Un periodo fatto di attesa, appunto, ma anche aspettative e sogni. Sarà questo l’anno buono? È questo, è questo.
Per quanto mi riguarda, da tifoso della Rossa, vivo un misto di aspettative e rassegnazione. Cui ogni tanto si unisce una flebile speranza, che viene brutalmente spenta dai ricordi degli anni passati: Hockenheim, tanto per dirne uno. Ad ogni modo, mi pare difficile pensare che si possa passare da un secondo posto - quasi primo, vero Sei? - ad una disfatta. Però, mai dire mai. E in questo la novità di Leclerc e dell’organigramma modificato, con Binotto al comando, mi lasciano ben sperare.
Non solo Ferrari, comunque, perché quest’anno ci sarà, in maniera ufficiale anche l’Alfa. Dalla partnership dell’anno scorso, infatti, è nata Alfa Romeo Racing Team. Mi vengono i brividi solo a dirlo, anche se un po’ mi dispiace non vedere più il nome Sauber sulla griglia. Ma, si sa, ubi maior… Buona parte del team Ferrari artefice della SF70 e 71H, più Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi. Come si fa a non lasciarsi prendere dal’hype?
Per quanto riguarda le altre squadre anche in questo caso novità. Niente più Fernando - sigh - in McLaren: al suo posto Landone Norris e Carlos Sainz. Red Bull, invece, dice addio a Ricci - accasato in Renault - e accoglie la Honda insieme a Gasly. Novità anche per Williams e Toro Rosso con il ritorno - bellissimo - di Kubica e di Kvyat - un po’ meno - e l’ingresso di Albon e Russel. Nessun cambio, invece, per Mercedes. E come biasimarli dopo tutte quelle vittorie. Così come per Haas. Infine, cambiamenti anche per Force India che perde il mitico VJ, ma guadagna un umilissimo Lawrenc… ehm, Lance Stroll e un nuovo nome: Racing Point. Nomen omen…
Le presentazioni delle monoposto sono previste a breve, metà febbraio, poi test e infine, finalmente, si vola a Melbourne, per una stagione di vittorie Ferrari. Almeno fino a metà campionato, poi dopo Mercedes vincerà il Mondiale. Vinceremo l’anno prossimo.