Gp Francia - Le Pagellozze

Posted on Jun 25, 2019

Volevo farlo da un po’, visto che ormai va di moda. E dato che tanto non c’è nulla da raccontare sulla gara, ecco le mie pagellozze del GP di Canada.

10

Allora, un 10 va sicuramente e senza ombra di dubbio al birillo verde fluo che durante gli ultimi giri ha deciso di farsi un giretto in pista, facendo entrare la VCS e risvegliandomi da uno stato catatonico che perdurava dal giro 1. Grazie, caro birillo.

9

Nove, invece, al mitico Norris. 0.009 il distacco in qualifica da Verstappen e quinta posizione guadagnata. Con una McLaren che di colpo sembrava essere tornata ai fasti di un tempo. Più o meno. Peccato per la sfiga finale con quel problema idraulico, ma comunque davvero bravo. Non c’è Nando e mi accontento di Lando.

8

Beh, qui la scelta è stata ardua. No scherzo, non è successo nulla quindi non sapevo bene a chi dare il voto. Comunque, dopo lunghe discussioni fra me e me stesso, ho deciso di assegnarlo a Kimi. IceMan, infatti, è tornato a punti e l’ha fatto in una situazione davvero complicata, vista la lotta in quella zona e la posizione in griglia di partenza.

7

Qui abbiamo un ex aequo. Sette, infatti, se lo meritano sia Sainz che Leclerc. Il primo perché nonostante si sia qualificato dietro al compagno di squadra è riuscito a sopravanzarlo dopo poco, portando una McLaren al 6 posto. Una roba che non succede tutti i giorni. Il secondo perché per la prima volta ha avuto un weekend solido e senza magagne - sue e della Ferrari. Peccato che più di così, realisticamente, non potesse fare. Anche se quel movimento su Bottas all’ultima curva, un bel brividino me l’aveva dato. Dai Carlo!

6

La sufficienza la prende Verstappen. Anche qui, come nel caso di sopra, non poteva fare di più. Però, insomma, si tratta comunque di Mad Max, quindi mi aspetto sempre un po’ di banda da parte sua. Ma RedBull non metteva le ali?

E adesso è il momento delle insufficienze. Che bello.

5

Allora, 5 lo diamo a Vettel. Non per la gara, dove ha fatto quanto ha potuto, ma per l’intero weekend. Capisco che la macchina non sia un granché. Capisco che si senta ancora defraudato dal Canada, specie dopo la pagliacciata di venerdì. Però se Leclerc è terzo vuol dire che la macchina è da seconda fila. Quindi non accetto che stia dietro a nessuna delle RedBull. Pre-pensionamento?

4

L’insufficienza più famosa la prende nientepopodimeno che Hamilton. Come è possibile? Sei un Ferrarista frustrato, starete pensando. Beh, lo sono, sì. Ma c’è un motivo dietro questo voto.

Niente da dire sulla gara: Lew ha corso sempre in testa rifilando un abisso al buon Valtterino e a tutti gli altri. Però non esiste solo la pista, caro Hamilton. E se decidi di fare il santone, devi misurare le tue dichiarazioni.

Prima parla delle regole, giudicando giusta la penalità a Vettel del Canada. Poi si fa beffe della Ferrari, dicendo che se fosse la sua scuderia, vorrebbe che pensassero alla pista, invece di perdere tempo in ricorsi e altre cose. E infine, probabilmente colto da un attacco amnesia difende Ricciardo scagliandosi contro le penalità che cambiano il verdetto della pista.

Ora, voglio dire, caro il mio Luigino… vinci sempre tu; stai per battere il record di Schumacher; hai la macchina nettamente più veloce di tutti; che dannato motivo c’è di comportarsi in questo modo? Non so, sarà che forse sono davvero un ferrarista frustrato, però penso che risultati e pole a parte, non avrà mai il carisma da vero campione. Mi sembra che cerchi sempre il consenso, ma quando sei un campione - uno vero - il consenso non devi cercarlo: lo trovi e basta.

3, 2 e 1

I voti più brutti se li prende tutti insieme la cara vecchia FIA. Intanto per il circuito di Le Castellet. Più lo vedo e più mi gira la testa e mi chiedo come si possa concepire qualcosa di così brutto. Ma poi, va bene l’estetica con quelle orrende strisce. Ma da dei paladini della sicurezza come loro proprio non mi sarei aspettato una uscita dei box in piena traiettoria in un punto di frenata.

Passi, poi, la decisone del Canada. Ma che bisogno c’è di organizzare anche quella pagliacciata di venerdì. Con il ricorso prima accolto, poi no, ma dai-ci-vediamo-al-prossimo-appello? Qual era l’obiettivo? Far perdere tempo alla Ferrari? Farli passare per scemi? Farsi odiare da 34 dei tifosi? Davvero non capisco e non riesco a capire.

C’è da dire, comunque, che almeno per una volta sono stati coerenti con le scelte precedenti. Come in Canada, infatti, anche questa volta hanno fatto una cappella per quanto riguarda le penalità.

(Piccola precisazione, a parte gli scherzi: delle due penalità a Ricciardo, quella su Raikkonen è sacrosanta, visto che ha superato usando un tratto di pista che non è effettivamente pista. Naturalmente, se avessero messo un po’ di erba a bordo pista, invece che altro asfalto, non sarebbe successo niente, ma tant’è. Quella su Norris, invece, anche non l’avrei data nemmeno sotto tortura. Ma io non sono nessuno e della mia opinione non frega niente a nessuno. Almeno, ripeto, è stata mantenuta uniformità di giudizio. Per quanto sia un giudizio del cazzo.)

Adesso andiamo in Austria, dove pare - ma lo dice Toto Wolff, quindi direi che non c’è da credergli - la Ferrari possa essere protagonista. Io, ancora una volta, sono pronto a soffrire.

0

Ai team radio di Hamilton. Problema al sedil: giro veloce. Problema al cambio: giro veloce. Problema alle gomme: giro veloce, all’ultima tornata con gomme blisterate. Stesso tempo di Vettel che aveva pittato proprio per il punticino in più.

Dai, Gino. Sei forte e lo sappiamo, perché fai ‘ste cose?

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