Fotografare con lo smartphone
Torniamo a parlare di tecnologia. Da quando esiste, lo smartphone ha fatto strage di un bel po’ di dispositivi tecnologici, riuscendo a racchiudere tutta una serie di funzioni che prima necessitavano di oggetti a parte.
Ha eliminato il telefono che telefonava e basta. Ha fatto fuori i naviagotori a là TomTom. E poi, ha eliminato quasi del tutto le piccole macchine fotografiche: le compatte. E una delle cose che faccio di più con il mio iPhone è proprio fotografare. Non sono un professionista e le mie capacità sono tutto sommato limitate, per questo lo smartphone è un compagno perfetto quando mi sale l’Oliviero Toscani.
Il mio setup è molto semplice: il solo iPhone X. Tutto qua. Niente lenti, niente cose strane, solo lui.
Naturalmente, lui da solo è un po’ limitato. Quindi mi tocca ricorrere ad un po’ di aiuto software, per sistemare le cose o renderle un po’ più particolari.
Ecco, insomma, a grandi linee, il mio workflow - ‘mmazza quante parole inglesi - quando scatto una foto da caricare su Instagram, o qui sul sito.
Primo editing
Dopo aver scattato la foto, la prima app che utilizzo è Photoshop . E la uso, in particolare, per ruotare, ritagliare e raddrizzare la foto. Questo perché ha una serie di funzioni automatiche che riescono a rendere la foto molto più precisa.
Seconda fase
In base al risultato dopo i primi aggiustamenti, se voglio utilizzare dei filtri già esistenti rimango su Photoshop. Altrimenti, se devo fare modifiche più precise, mi sposto su Snapseed. Questa app di Google è comodissima, infatti, proprio per modificare aspetti come la luminosità, l’esposizione, il bilanciamento del bianco, eccetera. Tutte cose di cui in realtà non capisco nulla, ma che spippolando mi aiutano a rendere la foto più viva e godibile.
Fase bonus
Di solito il tutto si esaurisce dopo le modifiche su Snapseed. Ci sono delle volte in cui, però, voglio fare modifiche un po’ più particolari. In questo caso entrano in gioco un altro paio di app.
La prima è Lens Distortion. Questo programmino serve ad aggiungere dei fighissimi effetti di luce, che possono rendere le foto un po’ cinematografiche. Un effetto a limite fra il fenomenale e la cacata. Una roba borderline solo per i più impavidi.
La seconda è Focos. Questa app è ancora più particolare e può essere utilizzata solo su iPhone con doppia fotocamera (7⁄8 Plus, X/XS). In pratica, Focos vi permette di modificare foto in modalità ritratto andando ad agire sul livello di sfocatura oltre che sul tipo di bokeh. Ci sono addirittura alcuni preset che emulano fotocamere e i loro personalissimi sfocati.
Fase bonus bonus
L’ultimissima applicazione che vi elenco serve a sfruttare meglio le Live Foto di iPhone, che io personalmente uso tantissimo. Si tratta di Motion Stills. Anche in questo caso è una app sviluppata da Google e vi permette, molto semplicemente, di creare gif o piccoli video partendo da foto live.
Fase retrò
Chiudo con Huji. Come suggerisce il nome, Huji riprende lo stile delle Fuji di qualche tempo fa, andando a modificare le foto con un effetto retrò che, ogni tanto, ci sta proprio bene.
Seguitemi su Instagram!
Non sono un fotografo, e sicuramente si vede, però, se volete dare un’occhiata a quello che viene fuori dal mio iPhone e da queste app, vi invito a seguirmi su Instagram. @protofra , chiaramente.