Parliamo un po’ di musica
Ne ascolto tanta, forse troppa, ed è difficile trovare qualcosa di specifico di cui parlare. Quindi ho deciso di fare una lista, piccolina, delle cose che ultimamente ho scoperto e che anche voi dovete recuperare.
Non c’è una logica, o una classifica. Sono semplicemente delle canzoni, o degli album che, per vari motivi, sono finiti nel mio Spotify negli ultimi giorni.
Ci sono album molto nuovi, ma anche altri meno recenti che solo ora ho recuperato o scoperto.
Insomma, ecco un po’ di cose che dovete ascoltarvi. Perché l’ho detto io.
P.S. lascio i link, ma poi trovate tutto nella home cliccando sul pulsantone che rimanda alle mie playlist di Spotify.
Una lista che nessuno ha chiesto
- GDG Modern Trio. Bello. Strano, ma fighissimo. Lo conosco dall’uscita, quindi da quasi un anno, però ultimamente è tornato prepotentemente in cima al mio Spotify, e non potevo non inserirlo. Ah, mi ricorda Fuga da Monkey Island, anche se non ho capito ancora perché. Qui.
- I Hate My Village. Ne ho parlato qui, quindi non sto a ripetermi.
- Themagogia - The André. Ecco, allora, un album che all’interno ha titoli come La canzone dell’affitto - senza pasta con tonno, a buon intenditor… -, Vendetta Vera - non finirò in galera -, e Britannico - b*itch - credo meriti una chance senza indugi. Ma poi, volete mettere Faber che cita Bello FiGo? Roba che viene dal 3019. Qui.
- One Man Sessions - Massimo Martellotta. Non solo un disco in questo caso ma cinque, nati dai synth di una delle menti dei Calibro 35. In particolare recuperate il Volume 5 e il Volume 2. Qui e qui.
- Welcome to Sky Valley - Kyuss. Qui devo ringraziare un mio amico che ne sa più di me, perché non avevo mai sentito questo album né questo gruppo. Un discone cattivo e crudo in pieno stile ‘94. Wikipedia parla di stoner, e le credo. Ma io direi anche un po’ grunge, visto l’anno. Qui.