Leggo e accumulo cose
Sono un accumulatore seriale, ora me ne sto rendendo conto. Di un po’ di tutto, in realtà. Però soprattutto di libri e dischi.
Per questo ho sempre una lista infinita su Amazon e una pila di libri daleggere-chestoleggendo-chepoifinisco-chehoriletto.
Nella pila delle ultime settimane ci sono romanzi, saggi, grandi classici e cose un po’ a caso ma che mi sembravano interessanti. Un’altra lista che nessuno ha chiesto, insomma, dopo quella sugli album che sto ascoltando.
Per esempio, proprio adesso sto leggendo Il libro del mare, perché qualche giorno fa ho riletto Il vecchio e il mare e mi era venuta voglia di cose marittime. Del romanzo di Hemingway credo ne parlerò a parte, perché per me significa molto.
Ho anche in ballo Diario Minimo e Pape Satàn Aleppe di Eco, perché mi trovo in un momento in cui non riesco a non analizzare ciò che succede intorno a me con uno sguardo critico. E sapere cosa pensa uno come Eco è importante, anzi fondamentale, per riuscire ad arrivare a delle risposte. Sono una serie di brevi scritti che il Maestro ha collezionato nel corso degli anni. In particolare il secondo è molto attuale, pur essendo fermo per ovvie ragioni al 2015, e tratta della nostra fantastica società, partendo dal concetto di società liquida espresso da Bauman. Sì, anche lui è nella lista delle cose chehocompratoedevoleggere. Tutto raccontato con l’ironia e la sapienza di Eco. Le prime parole dell’estratto:
Crisi delle ideologie, crisi dei partiti, individualismo sfrenato… Questo è l’ambiente - ben noto - in cui ci muoviamo: una società liquida, dove non sempre è facile trovare una stella polare (anche se è facile trovare tante stelle e stellette).
Poi ne ho un paio su Apple: Insanely Great e Creative Selection. Entrambi mi interessavano da tempo e raccontano dei processi creativi che hanno portato alla creazione del Macintosh e del primo iPhone. Sempre in tema tech c’è la biografia di Elon Musk, che non ho nemmeno iniziato a dire il vero. È sullo scaffale a prendere polvere perché dopo averla presa mi era passato il momento voglio sapere come e cosa ha fatto quella persona. Però ritornerò a breve anche su quel pazzo di Elon.
L’ultima cosa interessante che ho preso e cominciato a leggere è Everthing in its right place, che non parla di Radiohead ma di musica. E in particolare spiega come e perché la Blockchain può cambiare l’industria musicale, per renderla più trasparente e artist-oriented. Un libro semi-sconosciuto ma che mi ha ispirato la Tesi di Laurea che ho cominciato proprio in questo periodo.
I am not different, but rather, passionate in my hope that some of the pieces compiled in this book inspire those who believe, as I do, that art is an empathy machine to leverage Blockchain (or any other technologies) in a manner that results in more artists not simply sustaining, but thriving on their own terms.
Bonus
Fantozzi. Il libro. Perché i film sono meravigliosi e visto che il Ragioniere l’ho visto anche troppe volte, volevo capire come fosse leggere le sue disavventure.
Quando due giorni dopo gli portarono le casse, la signora Pina gli chiese: “ma tu l’Inglese almeno lo sai?”. Lui aveva lo sguardo non a fuoco su La Storia dei Sumeri. La signora Pina capì allora che doveva lasciarlo solo.